Pre-loved e second hand: la rivoluzione della moda sostenibile

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Negli ultimi anni, il concetto di pre-loved e l’acquisto di second hand hanno conquistato una fetta sempre più grande del mercato globale. Questa tendenza va oltre la semplice moda del riciclo e diventa una vera e propria filosofia di vita, sostenuta da motivazioni etiche, ambientali e di stile personale. Comprare un oggetto, o un capo pre-loved non significa solo risparmiare o scovare pezzi unici, ma soprattutto fare una scelta consapevole per ridurre l’impatto sul pianeta.

Che cosa significa “Pre-Loved”?

Il termine pre-loved, che letteralmente significa “precedentemente-amato“, si riferisce a oggetti che sono stati posseduti e utilizzati da qualcun altro, ma che conservano ancora valore e bellezza. A differenza di “second hand”, che si limita a indicare qualcosa di usato, pre-loved pone l’accento sulla cura e sull’affetto dedicati a un oggetto, che ha reso felice il precedente proprietario e che ora può continuare a portare gioia a qualcun altro. È una forma di consumo più emotiva, più delicata (che adoro tantissimo!) in cui ogni pezzo racconta una storia e ha una sua anima.

Perché il second hand è diventato una moda?

La crescita del mercato del second hand è alimentata da una serie di fattori che rendono questo modello di consumo sempre più attraente per i consumatori di tutte le età. Tra le principali motivazioni che spingono le persone a scegliere il pre-loved troviamo:

  • Sostenibilità: L’impatto ambientale della produzione di nuovi beni, soprattutto nel settore della moda, è ormai sotto gli occhi di tutti. L’industria tessile è responsabile di circa il 10% delle emissioni globali di CO2 e il 20% dell’inquinamento idrico mondiale. Acquistare capi già esistenti riduce la domanda di nuovi prodotti e, di conseguenza, l’uso di risorse naturali.
  • Economia circolare: Il concetto di economia circolare, in cui gli oggetti vengono riutilizzati e riciclati, è al centro della rivoluzione pre-loved. Invece di acquistare oggetti nuovi, consumare, e gettare, il second hand permette di prolungare il ciclo di vita di ciò che già esiste, riducendo i rifiuti e limitando la produzione.
  • Unicità e personalità: Un altro fattore determinante è il desiderio di trovare capi e oggetti unici, che si distinguano dalle produzioni di massa. I mercati dell’usato sono pieni di pezzi rari o di tendenze passate, che conferiscono uno stile inimitabile. La possibilità di avere un guardaroba o una casa diversa da quella di tutti gli altri è una delle principali attrattive del pre-loved.

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Vintage e Second Hand: qual è la differenza?

Spesso si parla di vintage e second hand come fossero sinonimi, ma in realtà esiste una differenza importante tra i due termini. Mentre “second hand” indica semplicemente qualcosa di usato, “vintage” fa riferimento a oggetti che hanno almeno 20 anni di vita, ma meno di 100, e che rappresentano un’epoca particolare. I pezzi vintage, infatti, sono spesso associati a tendenze specifiche, come la moda degli anni ’70 o gli arredi anni ’50, e il loro valore non è solo legato alla funzionalità, ma anche alla loro storia e al loro design iconico.

Il boom del mercato Second hand: dati e tendenze da conoscere

Il mercato del second hand è in piena espansione e i numeri parlano chiaro. Secondo uno studio del 2023 condotto da ThredUp, il mercato globale dell’usato è destinato a raggiungere un valore di 350 miliardi di dollari entro il 2028, con una crescita del 127% rispetto al 2023. In particolare, il settore della moda è il più dinamico, con i giovani consumatori (Generazione Z e Millennial) che rappresentano la fetta di mercato più propensa a optare per capi pre-loved.

Gli shop online, hanno reso l’acquisto di second hand estremamente semplice e accessibile, alimentando una vera e propria rivoluzione nei consumi. Il 40% dei consumatori tra i 16 e i 30 anni ha acquistato almeno un capo di seconda mano nell’ultimo anno, confermando che questa tendenza non è solo una moda passeggera, ma un cambiamento strutturale nelle abitudini di consumo.

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Sostenibilità e second hand: un binomio vincente

La crescente attenzione verso la sostenibilità ha spinto molti a riflettere sull’impatto delle proprie scelte di acquisto. La moda, ad esempio, è uno dei settori più inquinanti al mondo, con milioni di tonnellate di capi prodotti ogni anno e un ciclo di vita sempre più breve. Comprare un capo pre-loved significa non solo risparmiare risorse preziose, ma anche contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2 e dell’inquinamento derivante dalla produzione tessile.

Non si tratta solo di evitare sprechi: il pre-loved favorisce un cambiamento radicale nella mentalità del consumatore, che passa da un modello di consumo lineare (produzione, consumo, scarto) a uno circolare, in cui gli oggetti vengono riutilizzati, scambiati e valorizzati.

Possiamo affermare che il futuro è second hand e sicuramente pre-loved!

Scegliere il pre-loved e il second hand non è solo una moda del momento, ma un vero e proprio cambiamento culturale. Sempre più persone, giovani e meno giovani, stanno abbracciando uno stile di vita più consapevole, in cui la sostenibilità e l’originalità giocano un ruolo fondamentale. Con il Natale alle porte, lasciati ispirare dalla bellezza e dall’unicità del pre-loved, e fai una scelta che non solo renderà felici i tuoi cari, ma anche il pianeta.

scritto da Edda Gagliardi

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